WWF e MUTTI

WWF e Mutti collaborano da alcuni anni con un innovativo progetto sull’utilizzo delle risorse naturali che coinvolge un’importante filiera agricola italiana, quella dei pomodori. Sono stati infatti definiti obiettivi di riduzione dell’impronta idrica lungo l’intera filiera di produzione, dalla coltivazione dei pomodori, alla lavorazione in stabilimento, fino al confezionamento del prodotto finito.

Le analisi, sviluppate con il supporto del CMCC (Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici), hanno mostrato come l’impronta idrica della catena di approvvigionamento delle materie prime rappresentasse il 98% del totale, con il ruolo predominante della coltivazione del pomodoro. La fase operativa, condotta in stabilimento, contribuisce solo per il 2%.

Con le aziende agricole fornitrici Mutti ha quindi avviato, e annualmente amplia, una sperimentazione di un servizio di gestione dell’irrigazione per limitare l’uso di acqua ai soli volumi e periodi necessari. Grazie a strumenti di monitoraggio dell’umidità del terreno, è stato possibile valutare le esatte esigenze di irrigazione del pomodoro e risparmiare in media il 27% di acqua. Il WWF offre un supporto di analisi e controllo dei dati che devono essere studiati per comprendere dove e come agire per diminuire i consumi.

Inoltre, Mutti ha investito volontariamente in attività formativa e assistenza tecnica verso i propri agricoltori e aziende agricole conferenti.. L’esperienza dimostra come attraverso tali azioni sia possibile ridurre l’impatto di un settore strategico come quello agricolo, rendendo la filiera produttiva sempre più coerente con obiettivi ambientali misurabili e tangibili.



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